Alle pendici del Cansiglio, dai tempi dei Longobardi si produce un vino dalle uve selvatiche, un tempo spontanee, arrampicate sugli alberi boschèra e gradatamente domesticate.
RASSEGNA STAMPA
• thewolfpost.com, Storie di Boschèra di Veronica Lavenia (24.01.2022)
• thewolfpost.com, La cultura del vino secondo Kellermann Editore di Veronica Lavenia (07.01.2022)
• Il Gazzettino, Dai vini selvatici al nobile Torchiato l'uva boschera diventa protagonista Editore di Cristiana Sparvoli (19.12.2021)
• civiltadelbere.com, Libri sotto l'albero: sette consigli di lettura per Natale di Elena Erlicher (17.12.2021)
“Lungo il corso della Livenza in direzione di Venezia, volgendosi verso oriente e verso mezzogiorno, il Cenedese gode della esposizione continua al sole ed alla brezza che le viene dal mare, ha in ogni parte poderi coltivati e vigneti […] hanno ricevuto dalla natura il dono prezioso di produrre ottime uve e vini generosi”: così scriveva Andrea Bacci nel ‘500. Qui, alle pendici del Cansiglio, da tempi antichissimi si produceva un vino dalle uve selvatiche cresciute spontanee arrampicate sugli alberi e gradatamente domesticate. Nei secoli, nonostante guerre, invasioni, dominazioni, epidemie, quell’antico patrimonio genetico non è andato completamente perduto, si è anzi arricchito di nuovi genotipi dalle potenzialità latenti portati da altri popoli. Quando, finalmente, poco più di due secoli fa, i viticoltori hanno preso piena coscienza dell’importanza delle varietà, i diversi genotipi hanno acquisito un nome (Boschèra, Verdiso, Bianchetta…) e dato origine a prodotti particolari e prestigiosi come il Torchiato di Fregona.
ISBN: 9788867671052
Pagine: 144
Anno: 2021
Formato: cm 15×21 brossura con ali
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