Monaci e monache, frati, suore, sacerdoti: furono loro a far rivivere la viticoltura in Europa, a partire dal Medioevo.
IN USCITA IL 2 MAGGIO
Intorno al V secolo, la vite aveva seguito le sorti dell’impero romano: era anch’essa andata in rovina. Grazie ai monasteri, al cristianesimo, si assistette alla rinascita della coltura della vite, curata dai patres vinearum, i padri della vigna, guidati dal prepositus, responsabile della cura delle viti e della cantina. Il vino ha una posizione speciale nel cristianesimo, è più di una semplice bevanda, grazie alla sua sfera sacra, essenziale nella liturgia della santa messa in virtù della transustanziazione, ossia la trasformazione del pane e del vino nella carne e nel sangue di Gesù Cristo. I monaci curarono la propagazione e la coltura della vite, la conseguente produzione del vino e la sua conservazione. Furono loro a introdurre il filare indipendente, a migliorare le tecniche viticole, a diffondere gli innesti. Realizzarono bonifiche, irrigazioni, disboscamenti, dissodamenti, debbi, sovesci, applicarono risolutamente la rotazione delle colture, impiegarono la concimazione, usarono la selezione delle sementi e delle razze animali, per quanto consentito dalle conoscenze del tempo.
Prima edizione: Maggio 2024
Formato: cm 15 x 21
Pagine: 226
Illustrazioni: fotografie a colori
Confezione: brossura alette, filo refe
Collana: GRADO BABO (NIC 16)
ISBN: 9788867671373
Prezzo: € 20,00
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