Cecoslovacche "contro";
dal 1948 alla Primavera di Praga.
Anni di feroce repressione contro chiunque venisse accusato di essere "nemico del popolo". Milàda Horàkovà e le altre donne furono le prime a diventare bersagli e martiri.
Il palcoscenico è la Cecoslovacchia dopo il colpo di stato comunista del febbraio 1948, l'esplosione dei processi spettacolo contro i nemici del popolo (e gli avversari interni al Partito comunista cecoslovacco), la persecuzione degli ordini religiosi maschili e contro le suore, il terrore e il terrorismo (quello internazionale, allevato nelle scuole di partito e nei centri di addestramento, tra mitragliette Skorpion ed esplosivo Semtex, made in Czechoslovakia). Accanimento particolare contro le donne: la deputata socialista moderata Milàda Horàkovà impiccata, come anche l'agente della Terza Resistenza, Helena Rokicanská.
E non solo esse: la persecuzione della cultura underground espressa da Jana Černá, orfana di Milena Jesenká (la musa di Kafka), che assieme a Bohumil Hrabal ed altri, mise in piedi la casa editrice clandestina Pulnoc, iniziatrice del fenomeno dei samizdat. Ma anche le donne inviate dal PCI nella redazione della sua radio clandestina a Praga, per la redazione della trasmissione Oggi in Italia.
Anni di feroce e ottuso stalinismo, caratterizzato da un regime poliziesco brutale, da tribunali spietati, da una vita grama, sovrastata da una nomenklatura ingorda.
Prima edizione: marzo 2023
Formato: 14 x 21
Pagine: 112
Illustrazioni: Sì
Confezione: brossura filo refe
Collana: Umano Troppo Umano
Testo: italiano
ISBN: 9788867671250
Prezzo: 16,00 €
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